Skip to content

Osservatorio Consumi Online – Fai da te

Uno delle categorie che sta attirando l’attenzione del mercato è indubbiamente quella del Fai-da-te, dove, con il termine fai-da-te ci si riferisce alle attività manuali non professionali, la riparazione, la creazione, il miglioramento e la manutenzione di piccoli oggetti in casa.

Il mercato

Nel 2019, il fatturato del mercato mondiale del fai da te e del miglioramento domestico aveva raggiunto i 618 miliardi di euro, con un aumento del 4,22% rispetto all’anno precedente (593 miliardi di euro).

Il Covid ha avuto un impatto molto positivo su questo mercato: dopo i mesi di marzo e aprile, caratterizzati dall’incertezza, il mercato è esploso a maggio e nei mesi successivi e le vendite hanno registrato una crescita del 20% in alcuni settori, come la manutenzione della casa e del giardino.

Secondo le stime di Technavio, con la sua ricerca “Do-it-Yourself Home Improvement Retailing Market in Europe Growth, Size, Trends, Analysis Report by Type, Application, Region and Segment Forecast 2021-2025”, tra il 2020 e il 2025 il mercato del fai da te in Europa vivrà una crescita pari a 26,42 miliardi di dollari con un CAGR (tasso annuo di crescita composto) di 2,85%. A trainarla la Germania, che registrerà il più alto tasso di crescita (29%), superando sia il mercato inglese che quello italiano, grazie alla diffusione di progetti di diy che implicano le merceologie legname e strutture per esterni, pittura e carta da parati, decorazioni per giardini indoor, illuminazione, e mobili in kit.

Uno dei fattori principali della crescita del mercato è l’interesse per i progetti di fai da te, che è legato al crescente tasso di urbanizzazione e all’evoluzione degli stili di vita. Anche il suo ruolo femminile nel processo di decision-making riguardo la decorazione della casa hanno spinto le vendite di utensili, tra cui trapani, pistole sparachiodi, utensili per il bagno o per il giardinaggio, ecc. Un altro fattore è il progresso tecnologico: i fornitori lavorano continuamente allo sviluppo di prodotti innovativi e l’integrazione di tecnologie avanzate nei prodotti domotici offre maggiore sicurezza e affidabilità rispetto ai prodotti domestici tradizionali.

Il target

L’Osservatorio Compass, mette in evidenza questi dati

  • oltre il 93% degli italiani ha dichiarato di aver effettuato almeno una attività “fai da te” negli ultimi 12 mesi. Risparmiare, essere autonomi, ridurre gli sprechi e sentirsi utili sono i principali fattori che da sempre si correlano al bricolage, anche se con qualche differenza tra le diverse generazioni. I più giovani si dedicano ad attività manuali soprattutto per necessità o per esprimere la propria creatività, in contrapposizione alle generazioni più adulte, alla ricerca di un passatempo piacevole e rilassante.
  • in Italia, la spesa media annua per i piccoli lavori di casa si attesta intorno ai 950 euro (evidenziando il motivo trainante del risparmio).
  • Gli uomini sono generalmente prevalenti in tutte le attività del “fai da te”, tuttavia lo scarto di genere non è ampio: il mondo femminile sembra essere coinvolto in quasi tutti i maggiori ambiti a partire dal giardinaggio, che è anche l’attività che viene svolta in maniera più autonoma, senza quindi rivolgersi a professionisti (nel 66% dei casi). Organizzazione e stoccaggio e piccoli lavori di ferramenta sono altri due settori dove vince il “fai da te”. Viceversa, attività idrauliche e di ristrutturazione sono quelle in cui ci si fa affiancare di più dagli esperti.
Il touch point per l’acquisto 

I principali canali di vendita per il fai-da-te, in Italia, sono i negozi specializzati (ovvero idrotermosanitari, edilizia, ferramenta, falegnameria, garden center) i Grandi Distributori Specializzati ed i canali online (specializzati come ManoMano e “generalisti” come Amazon)
Amazon dichiara che entro il 2025 la categoria Fai da te dovrebbe superare i 620 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti, registrando un tasso di crescita del 4% annuale.
Proprio in forza dell’interesse per la categoria e le sue potenzialità di crescita Amazon ha condotto una ricerca insieme a Kantar sul profilo degli acquirenti del Fai da te in piattaforma.
Le evidenze che emergono sono molto interessanti.

  • Il 60% degli acquirenti della categoria Fai da te (su canali on e off) intervistati ha dichiarato di essersi fatto coinvolgere da un touchpoint online lungo il percorso di acquisto
  • Il 34% degli acquirenti della categoria Fai da te intervistati ha dichiarato di aver cercato prodotti online mentre si trovava in un negozio fisico
  • Il 44% degli acquirenti della categoria Fai da te intervistati ha dichiarato di aver visitato il negozio di Amazon lungo il percorso di acquisto per cercare e scoprire i prodotti.
  • Il 59% degli acquirenti della categoria Fai da te intervistati ha dichiarato di aver utilizzato Amazon come aiuto per conoscere i prodotti e di averli poi acquistati altrove.
  • Il 63% degli acquirenti della categoria Fai da te intervistati ha dichiarato di essere disposto a scoprire nuovi brand nelle prime fasi del percorso di acquisto.

Poiché evidente che un numero sempre maggiore di acquirenti utilizza fonti digitali per cercare, conoscere e acquistare prodotti della categoria Fai da te, acquista l’importanza di una presenza attenta in piattaforma Amazon, volta a creare una fidelizzazione verso il brand, attraverso strategie di marketing articolate; in particolare la realtà virtuale e la realtà aumentata possono offrire ai brand nuove opportunità per aiutare i segmenti di pubblico a visualizzare i prodotti prima di effettuare un acquisto.

Vuoi farci una domanda?

Compila il form e lasciaci un messaggio: ti contatteremo al più presto!